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Pietro da Cortona (Cortona 1597 – Roma 1669)
Il Trionfo della Divina Provvidenza e il compiersi dei suoi fini sotto il pontificato di Urbano VIII
1632-1639
affresco, soffitto del salone di Pietro da Cortona
Palazzo Barberini
Inv:
L’affresco fu realizzato in sette anni da Pietro da Cortona e allievi tra il 1632 e il 1639. L’immensa composizione celebra il potere spirituale e politico dei Barberini, attraverso una miriade di personaggi, più di cento, inseriti in uno spazio aperto, dilatato all’infinito, che supera i limiti imposti dall’architettura. Unica misura a cui si può ancorare l’occhio è il cornicione rettangolare, dipinto illusionisticamente in finto marmo, che divide la volta in 5 parti. Al centro siede, su un trono di nubi, la Divina Provvidenza che impugnando lo scettro comanda alla Fama di incoronare lo stemma della famiglia Barberini. Nei riquadri laterali, si affrontano volta a volta due principi contrapposti, i vizi e le virtù, il bene e il male: Minerva atterra i giganti, la Teologia e la Religione tengono lontane la lascivia e la dissolutezza, Ercole scaccia le avide Arpie, il Buongoverno bandisce la guerra e garantisce la pace.
Con la sua vorticosa vitalità, il suo ritmo frenetico, il suo scenografico illusionismo spaziale, l’affresco è uno dei più precoci e compiuti esempi della pittura barocca.