Orazio Borgianni. Bilanci e nuovi orizzonti

Orazio Borgianni. Bilanci e nuovi orizzonti

09 Novembre 2022

Mercoledì 9 novembre, alle ore 17.00, si terrà nella Sala Conferenze di Palazzo Barberini la presentazione del volume Orazio Borgianni. Bilanci e nuovi orizzonti, a cura di Gianni Papi e Yuri Primarosa (Officina Libraria 2022).

INTRODUCE
Flaminia Gennari Santori, Direttrice delle Gallerie Nazionali di Arte Antica

INTERVENGONO
Raffaella Morselli, Università degli Studi di Teramo
Francesco Petrucci, Ariccia, Palazzo Chigi, Museo del Barocco Romano
Alessandro Zuccari, Sapienza Università di Roma

Orazio Borgianni (1574-1616) fu senza dubbio uno dei protagonisti della scena pittorica europea dell’inizio del Seicento, avendo segnato in modo determinante il linguaggio di numerosi artisti attivi nella capitale papale e nella penisola iberica.
Fu proprio il suo modo di dipingere, che coniuga Correggio e Tintoretto con Greco e Caravaggio, a fornire linfa vitale a tutti quei pittori che durante il secondo e il terzo decennio del secolo aggiornarono il naturalismo di matrice caravaggesca per fornire un’alternativa moderna all’avanzare del classicismo dei bolognesi e poi del barocco.
Eppure la conoscenza della carriera di questo grande maestro si poggiava, fino a poco tempo fa, su un corpus di opere relativamente ridotto – peraltro pochissime fornite di una data certa – e su un limitato regesto di fonti e documenti. Proprio per questo, al termine della mostra Orazio Borgianni. Un genio inquieto nella Roma di Caravaggio, inaugurata a Palazzo Barberini il 5 marzo 2020, si è voluta dedicare al pittore una giornata di studi, tenutasi il 28 ottobre 2020, con l’obiettivo di apportare ulteriori acquisizioni storico-critiche e documentarie alla vita e alla carriera di Borgianni. Bilanci, dunque, ma anche nuovi orizzonti.
Dopo gli interventi dei due curatori, che presentano opere di Borgianni non esaminate nel catalogo e poco considerate dal punto di vista critico, così come opere che finora non hanno avuto una adeguata trattazione scientifica, si prosegue con i contributi più strettamente documentari relativi al pittore: quello di Antonio Vannugli fa una luce definitiva sulla cronologia della pala dei Mercedari con San Carlo Borromeo che visita gli appestati; mentre quello di Francesca Curti individua la residenza di Orazio a Roma e la rete di rapporti che tale collocazione abitativa poté favorire. Infine il saggio di Riccardo Gandolfi identifica il committente agostiniano che alla fine negò a Borgianni la tanto sospirata investitura a Cavaliere dell’Ordine di Cristo del Portogallo.

Al rapporto di Borgianni con la Liguria è riservato il saggio di Andrea Leonardi, che si concentra anche sulla fortuna critica del pittore negli scritti di Roberto Longhi. Marco Gallo focalizza con ampi approfondimenti la figura del fratellastro di Borgianni, Giulio Lassi detto Scalzo; a Carlo Saraceni sono dedicati i contributi di Laura Testa e di Maria Giulia Aurigemma, quest’ultimo in dialettica con quanto proposto nel catalogo in merito alla collaborazione Borgianni-Saraceni.
A un artista non presente in mostra, ma sicuramente influenzato da Borgianni, come Giuseppe Vermiglio, è dedicato il saggio di Alberto Crispo; su Theodoor van Loon si concentra invece la seconda parte del contributo di Gianni Papi; mentre Josè Redondo Cuesta e Tommaso Borgogelli tornano con novità e ulteriori aumenti sul legame artistico con Borgianni, di pittori come Luis Tristán e Giovan Francesco Guerrieri.

Il volume costituisce una importante integrazione al catalogo della mostra e più in generale alla bibliografia critica su Borgianni, sia perché offre significative novità al catalogo del pittore e alla sua vicenda artistica, sia perché focalizza meglio artisti in rapporto con Orazio che nell’esposizione avevano avuto un trattamento più defilato.

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.

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