Concluso il restauro dei dipinti Sant’Onofrio di Battistello Caracciolo e Tributo della moneta di Luca Giordano grazie alla collaborazione con Associazione Civita

Concluso il restauro dei dipinti Sant’Onofrio di Battistello Caracciolo e Tributo della moneta di Luca Giordano grazie alla collaborazione con Associazione Civita

17 Luglio 2024 - 27 Ottobre 2024

Le Gallerie Nazionali di Arte Antica hanno concluso il restauro di due importanti dipinti delle loro collezioni – il Sant’Onofrio di Battistello Caracciolo (Napoli 1578 – 1635) e Il tributo della moneta di Luca Giordano (Napoli 1634 – 1705) che saranno eccezionalmente esposte nella sede della Galleria Corsini dal 16 luglio al 27 ottobre 2024.

I due restauri sono stati realizzati dal Laboratorio delle Gallerie Nazionali di Arte Antica grazie ai proventi raccolti con la vendita del Vino Civitas che anche in questa occasione ha rinnovato l’impegno dell’Associazione Civita, in partnership con la Tenuta Caparzo di Montalcino, nel sostenere il restauro di opere particolarmente significative del museo, in seguito all’accordo sottoscritto fin dal 2019 e in corso fino al 2025.

Parte dei proventi delle vendite del Vino Civitas degli scorsi anni hanno già permesso di restaurare la Madonna del latte di Bartolomé Esteban Murillo.

Il Sant’Onofrio (olio su tela, 180 x 116 cm.) è un’opera realizzata tra il 1615 e il 1618 da Battistello Caracciolo, uno dei primi seguaci di Caravaggio durante la sua permanenza a Napoli e fu anche uno degli artisti più talentuosi tra quelli che si cimentarono con le nuove tecniche apportate dal Merisi.

Il restauro appena concluso – diretto da Yuri Primarosa ed eseguito da Laura De Vincenzo e Vega Santodonato – permette una lettura piena del dipinto e dei suoi valori cromatici, oltre a confermare la centralità del disegno nella tecnica di Battistello emersa dalle indagini diagnostiche. La scoperta di un segno continuo su tutti e quattro i lati a circa 10 cm. dal bordo della tela (incompatibile con la battitura della cornice di un “quadro da stanza”) ha inoltre permesso di circostanziare l’ipotesi di un’antica provenienza del dipinto da una chiesa, forse come pala laterale.

Il Tributo della moneta di Luca Giordano (olio su tela, 131 x 118 cm.), proveniente dalla collezione Corsini, è stato in deposito esterno al Senato dal 1940 ed è stato esposto al pubblico per la prima volta alla Galleria in occasione della mostra dedicata al cardinale Neri Maria Corsini nel dicembre 2022. Torna ora negli appartamenti del Cardinale, ricollocata esattamente nella posizione registrata dall’inventario del 1750, dopo un lungo intervento di restauro durato più di un anno diretto da Alessandro Cosma ed eseguito da Pilar Grazioli.

L’opera realizzata dal pittore intorno al 1655-1660 venne donata a papa Clemente XII Corsini (1730-1740) dal cardinal Alessandro Aldobrandini, forse come ringraziamento per la nomina cardinalizia ricevuta nel 1730. L’importanza del quadro e del suo autore – molto apprezzato dalla famiglia Corsini – portò il cardinal Neri Maria a sceglierla per la galleria dei capolavori del suo appartamento, la cosiddetta Galleria del Cardinale.

L’intervento di restauro ha permesso finalmente di apprezzare le ricche cromie pensate dal pittore, come il bianco della veste di Cristo o l’azzurro del manto, realizzato con l’uso di lapislazzulo e di smaltino – oggi purtroppo alterato in maniera irreversibile in grigio. Ha inoltre fatto emergere le tre figure di apostoli sulla destra e, soprattutto, dettagli prima invisibili come lo sfondo di paesaggio e la barca con la vela e il pescatore sulla sinistra, riferimento all’ambientazione dell’episodio, ma anche richiamo al ruolo di Pietro come “pescatore”.

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