
Pietro Paolini (1603 – 1681). Peintre caravagesque de l’étrange
14 Gennaio 2025
17.00
« Fu il Paolini pittore di gran bizzarria, e di nobile invenzione [….]»
Notizie dei professori del disegno da Cimabue in qua
Baldinucci, Decennale IV del secolo V [1681] Firenze
Pittore di “grande bizzarria e nobile invenzione”, Pietro Paolini nacque a Lucca, in Toscana, dove trascorse la maggior parte della sua carriera. Fondò la prima Accademia di pittura locale, basata sui principi della rappresentazione “al naturale” messi in pratica nella sua bottega, di cui facevano parte i fratelli Del Tintore.
Il sua lunga permanenza a Roma negli anni 20’ del Seicento portò influenze caravaggesche nelle sue scene di genere con bari, indovine e mezzane, in cui sviluppò il suo gusto per il bizzarro. Appassionato di musica, Paolini inventa diversi motivi iconografici: il liutaio, il suonatore di piva e il suonatore di liuto. Le sue allegorie raffinate rimangono talvolta misteriose, e i suoi ritratti di studiosi e del celebre attore Fiorilli nelle veste di Scaramuccia testimoniano un’eccezionale profondità psicologica.
Il catalogo amplia il corpus dei dipinti autografi dell’artista da recenti scoperte e, allo stesso tempo, cerca di differenziare le sue opere da quelle della sua bottega. Fa luce su un’arte molto particolare, a volte sconcertante per la scelta dei soggetti e della tecnica pittorica, e rivela un pittore di talento, tanto inquietante quanto affascinante, un Caravaggesco bizzarro.